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Centro Yoga Millepiedi

Borgo Felino, 20 - 43121 Parma PR 

Intervista a Paola Campanini

2015-07-31 00:00

Paola Campanini

Yoga,

Intervista a Paola Campanini

Intervista a Paola Campanini pubblicata sulla rivista della Yani “percorsi Yoga” sul Tantra

Intervista a Paola Campanini pubblicata sulla rivista della Yani “percorsi Yoga” sul Tantra luglio 2013

 

1
I miei punti di riferimento sono due Maestri contemporanei:
Andrè Van Lysebeth di cui ho seguito gli insegnamenti per numerosi anni, conquistata dalla sua
personalità creativa, dalla sua allegria, ma anche dal suo modo concreto e rigoroso di insegnare lo
yoga tantrico.
Gabriella Cella Al Chamali, che dal 1980 è la mia Maestra. Grazie a lei e al metodo Yoga Ratna ,
da lei ideato, il mio interesse per lo yoga si è trasformato in quella passione che ha cambiato
profondamente la mia vita.
2
Lo yoga è un cammino di ricerca interiore verso una maggiore consapevolezza di sé e, dal mio
punto di vista, anche in considerazione del fatto che solitamente le persone si accostano allo yoga
per esigenze fisiche, credo che la via pratica e concreta dell’hatha yoga, che vede nel corpo e nel
respiro i principali strumenti di conoscenza, sia la più adatta alle persone che, come me, vivono
una vita normale, fatta di lavoro, di impegni familiari , di difficili equilibri quotidiani. Cerco di
sintetizzare gli aspetti che caratterizzano come tantrico lo yoga che propongo.
Attraverso la ri-scoperta del corpo e del respiro, è possibile passare gradualmente dagli stimoli
esterni alle percezioni interne, dall’ eccesso di attività alla quiete, dalla dispersione mentale al
silenzio, dallo stress alla serena accettazione delle diverse prove che la vita ci offre.
Lo yoga è una disciplina che invita all’equilibrio,( hatha yoga significa unione degli opposti, come il
sole con la luna), all’equilibrio di tutte le diverse polarità, e all’armonia e l’unione fra le diverse
parti di noi, fra noi e ciò che ci circonda. Con le asana possiamo, attraverso le forme del corpo,
rappresentare non solo diversi aspetti della natura ( diventando il sole, la luna, le stelle, il
vento...), ma anche la molteplicità delle passioni, dei sentimenti e dei valori che animano il
fantastico mondo delle diverse divinità e che colorano la nostra vita.
E l’ascolto del respiro, nostra grande guida, ci suggerisce costantemente il possibile equilibrio fra
gli opposti, fra l’inspiro (attività, forza, prendere, saper chiedere, presenza del cielo..) e l’espiro
(quiete, abbandono, lasciar andare, saper donare, presenza della terra ..); è lo stesso respiro che
evoca in noi il ritmo antico dell’universo, le onde del mare che arrivano e si ritirano, l’alternanza
del giorno e della notte, delle stagioni, delle epoche della vita, dello scambio costante fra noi e tutti
gli altri esseri viventi. Si scopre l’incanto del macrocosmo inscritto nel nostro corpo, il fascino dei
simboli e della fisiologia sottile, che indicano un percorso preciso, che parte dalla accettazione
delle nostre radici, dalla elaborazione, faticosa ma necessaria, delle paure più profonde, dalla
comprensione di nodi antichi nel tentativo di pacificarci con la nostra storia familiare, con le nostre
relazioni e con i nostri affetti.
Senza mai dimenticare i diversi anga di Patanjeli, partendo dai principi fondanti dello yoga, yama e
niyama, ci si avventura in un viaggio senza fine, solitario, libero e creativo, fra apparenti traguardi e
molte cadute, e, apprezzando la bellezza intrinseca del corpo, la sua saggezza antica, si
intravedono nuovi orizzonti.
3
Cosa percepiscono i miei allievi? Io credo che abbiano ben chiaro il tipo di yoga che propongo:
faccio un primo colloquio con chi desidera seguirmi non solo per conoscere le aspettative della
persona, ma anche per spiegare quello che è stato il mio percorso, la soggettività e i limiti del mio
metodo di lavoro che si può definire sinteticamente didattico, laico, non dogmatico, libero.
Didattico perché nella lezione c’è sempre una parte teorica e socializzo al massimo le mie
conoscenze, rendendo merito a chi me le ha trasmesse; spiego le finalità delle diverse pratiche
con il preciso obiettivo che gli allievi acquisiscano gli strumenti per portare lo yoga nella loro vita
quotidiana.
Laico, per l’assoluto rispetto delle convinzioni e delle scelte di ognuno e per l’orientamento che
caratterizza la mia storia. Non un divino cui riferirsi, ma la bellezza, la sacralità della vita, la
tensione ad un progresso personale.

2
Non dogmatico, in quanto con molta umiltà sottolineo che lo yoga che propongo risente di una
trasposizione soggettiva e “occidentale”, è molto limitato perché molto limitate sono le mie
conoscenze, e infine perché ci sono molti altri metodi e orientamenti validi e autorevoli.
Libero perché metto semplicemente a disposizione la mia esperienza, in una relazione di reciproco
accrescimento, per facilitare un percorso che resta assolutamente individuale.

Centro Yoga Millepiedi

Borgo Felino, 20 - 43121 Parma PR

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